Originaria dell’Asia Minore, la pianta di pistacchio nasce e cresce in ambienti caldi. Per poter crescere, ma soprattutto per fruttificare, questa pianta ha infatti bisogno di climi non troppo rigidi con una media di 30 gradi e con temperature invernali non inferiori ai -5 gradi.
Si tratta di una pianta molto resistente alla siccità che, al contrario, non sopporta bene irrigazioni abbondanti o frequenti.
In stati ottimali la pianta raggiunge altezze che si aggirano tra i 5 e i 10 metri. Oggi le maggiori coltivazioni di pistacchio risultano essere in Iraq, Turchia, Tunisia e California. Non possiamo poi non citare Bronte, località della Sicilia che, proprio grazie alla coltivazione di un pistacchio universalmente riconosciuto come unico a livello organolettico, nel 2009 ha ottenuto la denominazione di Origine Protetta. Il pistacchio verde di Bronte DOP rappresenta oggi una delle eccellenze Made in Italy piu richieste.
I pistacchi possono essere considerati semi oleosi, piu comunemente vengono pero fatti rientrare nella categoria della frutta secca.
Si tratta di un alimento molto energetico composto prevalentemente di grassi insaturi. I pistacchi sono inoltre ricchi di vitamine idrosolubili (B1, PP, B6) ma anche di vitamine liposolubili (A, E, K). Sono alte anche le concentrazioni di fibre e di minerali (fosforo, calcio, magnesio, potassio, manganese, zinco e selenio).
L’alto contenuto di fibre presenti nel pistacchio portano a diversi benefici:
- Senso di sazietà
- Ecquilbrano l’assorbimento nutrizionale
- Prevengono e limitano la stitichezza
- Favoriscono la salute del colon
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Come per qualsiasi altro alimento è bene precisare che, al di là di particolari intolleranze o patologie – vedremo tra poco quando il pistacchio è controindicato – non è mai raccomandabile eccedere con le quantità, soprattutto se prolungate nel tempo.
La dose giornaliera raccomandata di pistacchio è di 10g.
Come accennato ci sono delle particolari condizioni fisiche per le quali sarebbe meglio evitarne o dilazionarne l’assunzione.
Tra queste troviamo:
- Obesità/sovrappeso, per l’alto apporto calorico che il pistacchio fornisce
- Fenilchetonuria
- Iperuricemia